Legge Acerbo

Legge Acerbo
Titolo estesoLegge 18 novembre 1923, n. 2444. Modificazioni alla legge elettorale politica, testo unico 2 settembre 1919, n. 1495.
Statoabrogata
Tipo leggeOrdinaria
LegislaturaXXVI
ProponenteGiacomo Acerbo
SchieramentoPNF, PLI, PLD, PDSI, PA, PPI, PRI
Promulgazione18 novembre 1923
A firma diVittorio Emanuele III
Abrogazione2 settembre 1928
Testo
Legge 18 novembre 1923, n. 2444. Modificazioni alla legge elettorale politica, testo unico 2 settembre 1919, n. 1495.
Giacomo Acerbo, redattore della legge che portò il suo nome

La legge 18 novembre 1923, n. 2444, nota come Legge Acerbo (dal nome del deputato Giacomo Acerbo che ne redasse il testo)[1], fu una legge elettorale del Regno d'Italia, adottata alle elezioni politiche italiane del 1924. Introdusse un premio di maggioranza al sistema proporzionale. Fu voluta da Benito Mussolini per assicurare al Partito Nazionale Fascista una solida maggioranza parlamentare[2].

  1. ^ Paul Ginsborg, Storia d'Italia dal dopoguerra a oggi, Torino, Einaudi, 1989, p. 190
  2. ^ Partito Nazionale Fascista, Il Gran Consiglio nei primi cinque anni dell’Era Fascista, Roma, Libreria del littorio, 1927, p. 26.

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